Il corteo, partito dal Municipio, ha raggiunto la Chiesa di Santa Maria. Dopo la liturgia della parola e la benedizione della corona da parte dell'Arciprete, ha raggiunto Piazza Vittorio Emanuele. In chiusura il discorso del Sindaco.
Oltre alle Istituzioni civiche e all'Arma dei Carabinieri, la manifestazione ha visto la partecipazione della Banda "Vincenzo Bellini", delle Associazioni Falchi d'Italia e Fraternità di Misericordia.
Alla fine dell’articolo il video della manifestazione, realizzato da Manlio Guidara.

Il Presidente Sandro Pertini
uomo simbolo combattente per la Liberazione
Alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose, venerdì mattina si è tenuta la cerimonia, organizzata dall’Amministrazione comunale, per la festa della Liberazione dell’Italia dal regime nazi-fascista.
Il corteo, partito dal Municipio, ha raggiunto la Chiesa di Santa Maria. Dopo la liturgia della parola e la benedizione della corona da parte dell’Arciprete, accompagnati dalle musiche suonate dalla Banda “Vincenzo Bellini”, i manifestanti hanno raggiunto Piazza Vittorio Emanuele, dove, sotto il Monumento ai Caduti, è stata deposta la corona di alloro e si è tenuto il discorso del Sindaco.
Oltre alle Istituzioni civiche e all’Arma dei Carabinieri, la manifestazione ha visto la partecipazione delle Associazioni Falchi d’Italia e Fraternità di Misericordia. Per un disguido, subito chiarito, era assente la rappresentanza dell’Istituto comprensivo.
Al centro dell’intervento del Sindaco la parte storica con il valore della Resistenza, che rappresentato la linea di demarcazione tra la barbarie del ventennio fascista e la posa della prima pietra per l’avvio di un nuovo percorso democratico, che ha assicurato la ricostruzione e la rinascita del nostro Paese, mentre per la parte riguardante l’attualità, il discorso del primo cittadino è stato incentrato sulla crisi della politica e delle istituzioni, sempre più distanti dai cittadini e sul valore dello stare in Europa e con la moneta unica.
“I nazionalismi, i regionalismi, gli egoismi che si contrappongono all’unità dello Stato e del Continente politico, e alla solidarietà tra le diverse aree del Paese – ha detto il primo cittadino – se dovessero trovare consenso, rischiano di riportarci indietro di diversi decenni, ipotecando in maniera seria le prospettive del presente e quelle delle generazioni future”.
Un plauso al Presidente Napolitano. “Se l’Italia non è naufragata definitivamente – ha detto in conclusione il Sindaco – questo lo dobbiamo all’unica figura istituzionale riconosciuta dal popolo, per l’autorevolezza, che si contraddistingue per la moralità e per l’equilibrio dimostrato negli otto anni trascorsi al Quirinale. Mi riferisco al nostro caro Presidente della Repubblica…”
La manifestazione si è conclusa dell’Inno nazionale.
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